Ecco, se Nina potesse parlare, sono certa che direbbe: “Toglietemi di torno quella pazza bionda sdentata!”. È evidente che, nel giro di un mesetto, i rapporti di forza tra Nina e Nicole si sono capovolti: dopo le prime due settimane in cui il mini cucciolo terrorizzava la piccina, adesso è quest’ultima ad aver preso il sopravvento, terrorizzando la cagnetta che sta meditando di abbandonarci – non fosse per il microchip che non le consentirebbe di girare l’angolo.
Causa seggi elettorali, Nicole ha appena trascorso due giorni a casa da scuola: finalmente mi sono guadagnata un’alleata che mercoledì mattina, alla riapertura della scuola, ha esultato con me. L’ultima fissa di Nicole è di insegnare a Nina a fare la verticale: ci è riuscita. Solo che a un certo punto ha esagerato: non solo ha afferrato la cagnetta per le gambe posteriori, ma l’ha anche sollevata da terra, urlando trionfante “Guarda mamma, Nina è a testa in giù”. Ho visto il terrore negli occhi di quel povero cagnolino che però, a essere sinceri, riceve anche molte cure da Nicole: deve solo imparare a non farsi acciuffare durante quella che Nicole ha ribattezzato “l’ora della ginnastica artistica”.
Per fortuna ci sono anche dei momenti di quiete, tipo questo:
Eravamo a casa dei nostri amici E. e D.: con grave imbarazzo da parte dei suoi padroni, Nina, rimasta sola in salotto, aveva appena finito di banchettare sulla tavola apparecchiata e imbandita di aperitivi con gli stuzzicadenti, finiti insieme alla mortadella e al formaggio nel suo saccheggio. Da allora ci siamo ripromessi di specificare, ad ogni invito da parte degli amici, che Nina resterà a casa, godendosi la quiete domestica e scagazzando liberamente in giro per il salotto.