martedì 24 aprile 2012

SCRIVERE. E SCRIVERE ANCORA

Scrivere assomiglia alla parte migliore di me.
Tengo strette le parole prima che questo vento se le porti via.
Le imprimo nella mente, le faccio correre fino ai polpastrelli che battono sulla tastiera.
I pensieri prendono vita in una dimensione che non è più solo mia.
Avviene il miracolo della condivisione, che è spazio del tutto libero da vincoli.
Interpretazione.
Adoro interpretare dopo istanti o anni la forma delle mie sensazioni.
Tutti dovrebbero farlo.
Chi non vuole saperne, non sa cosa si perde.
Oggi una signora di ottantacinque anni mi ha affidato tre quadernoni fitti fitti.
La sua storia.
Testimonianza lunga una vita.
Affidata a me, alle mie cure e alla mia capacità di farne quello che voglio, magari un libro, chissà.
Oggi una signora di ottantacinque anni col vizio della scrittura e la mente incapace di rassegnarsi al tempo mi ha ricordato perché il mio mestiere non ha orari e tariffe, non ha stipendio e futuro certo.
Perché ha che fare con la vita.
Con la magia e i miracoli.
Con la condivisione e l'interpretazione.
Con la fatica e l'onestà.
Con la parte migliore di chi scrivendo riesce ad essere già di per sé migliore.

RICORDI?


E tu parli parli
parli di cose che passano
E poi sogni sogni
sogni che poi svaniscono
Stai con me
ci stai o no
ci stai un attimo un giorno
ci stai per essere ancora mia
oppure ci stai per non andare via
E tu dormi dormi
mentre i miei sogni crollano
e tu dormi dormi
e i sogni poi si scordano

E tu dormi dormi
ora i tuoi sogni volano
E tu dormi dormi
ora i tuoi occhi sorridono

martedì 17 aprile 2012

GUARDA CHE CIELO CHE HAI


Se il cielo fosse sempre così, intenso e minaccioso, il mio nuovo romanzo si scriverebbe da solo.

SAN SIRO 03 SECONDO ANELLO VERDE


Se è vero o no
che è tutto qui
e se è vero che tra noi
è stato bello anche così

mercoledì 11 aprile 2012

VOLONTARI PER MATRIMONIO CERCASI

Il matrimonio di Andrea e Monica è stato splendido! Bello lo sposo, che qui appare circondato da donne, ma privo di ripensamenti dell'ultima ora




Bellissima la sposa, ma questo lo sapevamo già



A dire la verità, io avrei voluto pubblicare su queste pagine la fotostoria dell'evento dell'anno, purtroppo però sono in possesso solo di foto in cui cantiamo


cantiamo


e cantiamo, tra l'altro molto bene e con la giusta intonazione, seppure un filino bassa in occasione di Su di noi. Ma abbiamo avuto poco tempo per provare, oltretutto abbiamo trovato una certa resistenza da parte della Giulia che si ostinava a cantare i Canti Gregoriani sugli 883, come appare evidente dalla sua espressione mistica nella foto qui sotto:




Nonostante il canto l'abbia fatta da padrone, ci sono stati sia numerosi momenti intensi sia episodi di cazzeggio collettivo, facilitato dall'atmosfera rilassata che i due sposi hanno saputo regalarci. E noi a loro, non avendo ecceduto in scherzi imbarazzanti e remeber da addio al nubilato/celibato.
E' stato bello rivedersi, per una giornata intera, tutti insieme, amiche della sposa e amici dello sposo, ragazze doloranti ai piedi e ragazze doloranti ai piedi, composte all'inizio, sofferenti a metà, scalze alla fine




Ora che Monica e Andrea ci hanno regalato una bellissima giornata, è necessario che un'altra coppia di volontari si faccia avanti. Passi la prova abito fasulla (una volontaria l'abbiamo già trovata), passi l'addio al nubilato/celibato fasullo (qui di volontari ce ne sono a manetta), ma a organizzare un matrimonio fasullo si fa fatica. Visto che tra gli amici, tolti quelli già convolati a giuste nozze, vanno di moda le convivenze, se avete notizia di matrimoni imminenti noi siamo comunque disponibili come ospiti e cantanti.
In ogni caso non conterei su questi due :)



lunedì 9 aprile 2012

DI NUOVO A CASA

Non è quello che non c'è più alle pareti che mi manca della casa in cui sono cresciuta: è l'assenza del tempo e dello spazio  nel quale mi riconoscevo e mi rintanavo senza dover chiedere il permesso. La mansarda per studiare, "l'ufficio" per fumare in buona compagnia, mai sola, mentre un'infinità di parole galleggiava nella stanza.
Adesso che il mio tempo e i miei spazi sono altrove, adesso che mi hanno detto che indietro non si torna, mi trovo col fiato spezzato. E con la voglia di ricominciare, domani mattina, a scrivere, fare domande, lavorare sui progetti che ho in mente, occuparmi di tutto, anche di quello di cui non sono in grado. Ma ci proverò, da domani mattina.
Andiamo avanti.

domenica 8 aprile 2012

HO IMPARATO A SOGNARE

Amore mio, ho una notizia per te: adesso che hai imparato a tenerti in equilibrio sulla tua bicicletta sgangherata, non smetterai più di pedalare. Pensa a quanta strada hai davanti a te, pensa al prurito che ti verrà alle gambette che spingono sui pedali mentre le zanzare cercheranno di pizzicarti. Pensa ai lividi e alle ferite coperte di crosticine che ti daranno la misura della tua vicacità, della tua voglia di stare all'aria aperta, dell'estate senza compiti e della mamma che ti chiamerà per la cena. Ma tu mi dirai: "Un altro giro e poi arrivo", sicura che i giri saranno più di uno e la voglia di esplorare oltre l'angolo della strada impaziente come i tuoi occhi vispi.
Quello che ti dico, amore mio, è che adesso che hai imparato a superare le prime paure, puoi spingerti sempre più in là, verso mete che in questo momento neanche immagini. E quello che ti auguro è che, adesso che hai imparato a sognare, non smetterai.


E se cado una volta
una volta cadrò
e da terra da lì mi alzerò
(Negrita)

RITORNO A CASA

Ho chiaro in mente il momento in cui il cordone ombelicale con la mia casa di origine è stato reciso: al telefono, mia mamma mi informava di aver staccato tutti i poster di Vasco. Un trauma. E' successo due anni fa, da allora si sono alternati poster di Titti e Silvestro, il planisfero e la cartina gigante dell'Italia. Una specie di profanazione selvaggia delle pareti alle quali ero tanto affezionata. E' chiaro che da allora ho perso il cotrollo del mio spazio vitale, che da quel momento è diventato ex: ex-cameretta, ex-zona off limits dove ho iniziato a fumare le prime sigarette, ex-santuario della mia formazione musicale monotematica (c'è stato un periodo correggese, ma Zocca ha sempre prevalso). Soprattutto ex-letto adolescenziale: ora mi tocca condividerlo con Nicole che durante la notte mi stampa contro la parete in legno, dove un tempo c'era proprio il Blasco.
Non che nella mia nuova casa non mi sia ritagliata spazi di santuari post-adolescenziali: le foto di famiglia invadono i buchi sgombri dai libri, quelle con le amiche sono un po' dappertutto, persino nel mio ufficio per strapparmi un sorriso nei momenti cupi. Ma verrà il momento in cui Nicole mi farà togliere dalla sua cameretta la foto di Vasco a San Siro - quella che fa sentire la sua mamma e il suo papà tanto fighi - per metterci una delle Winx: a quel punto la mia adolescenza sarà finita e lascerò spazio alla sua. Speriamo il più tardi possibile, perché a cinque anni la sua perspicacia è già difficile da contenere. Oggi, alzando gli occhi sull'unica parete della mia ex-cameretta rimasta come l'avevo lasciata qualche anno fa, ha esclamato ridendo: "Uh guarda, un giocatore dell'Inter con i piedi nudi!".


Be' lei non sa chi fosse Ronaldo e a nulla è servito raccontarle del più grande giocatore di tutti i tempi, del Brasile e del Corcovado - mentre il suo papà sghignazzava alle mie spalle. Qualcosa della mi ex-vita si è salvato, appeso a due chiodi intoccabili e al ricordo dell'odore di erba che saliva fino al primo anello arancio, settore 163, fila 12, posti 45 e 46. Vero papà?

venerdì 6 aprile 2012

VAI NICOLE VAI!

Prove tecniche senza rotelle.



Questa ragazzina ha stoffa, non c'è niente da dire. Non so se sia una questione genetica, comunque Nicole ha un sacco di qualità meravigliose e nonostante in questo periodo ami molto chiamarmi "Brutta bestia", le voglio bene più dell'universo.