martedì 27 marzo 2012

IL NUOVO ALLENATORE DELL'INTER


Oddio, di sicuro non è Mourinho (è l'ultima volta che lo nomino, promesso) comunque sempre meglio di nonno Ranieri.
La foto non gli rende giustizia, ammettiamolo: tra le tante apparse su Google avrei potuto pescare di meglio. Comunque in ciascuna la costante è evidente: sembra sempre che si sia appena svegliato, sia che urli dalla panchina, sia che indossi un cardigan azzurro su una Fruit of The Loom bianca.
E poi ha un cognome improbabile: Stramaccioni, che è una specie di crasi tra stracciamaroni e stiragliomaccioni. Quest'uomo, che è un '76 e quindi baciato dalla buona sorte fin dall'inizio, ha una missione: portare l'Inter in Europa. Buon divertimento!

15 APRILE 2012

lunedì 26 marzo 2012

MI PIACE LA PRIMA FRASE

Sole in Vergine e Ascendente in Pesci
Fondere insieme il ragionamento e il puntiglio, la sensibilità e l'indeterminatezza non è impresa da poco! La tentazione sarà talvolta quella di lasciarsi portare dalla corrente, un alternarsi tra le intenzioni e le capacità.
Unendo le doti e le debolezze avremo una persona dolce e insieme logica, sensibile ma capace di fare programmi e di portarli sino in fondo, servendosi anche delle qualità passive del suo carattere.

Ascendente in Pesci

Le persone con ascendente in PESCI possono facilmente rischiare di perdere la loro identità, particolarmente quando hanno una relazione con qualcuno dalla personalità molto forte.
Queste persone sono simili a uno specchio: mostrano agli altri esattamente quello che loro si aspettano, mentre la vera natura della persona rimane nascosta e vulnerabile.
Sono persone con una grande talento creativo, probabilmente i veri artisti dello zodiaco, indipendentemente da come loro vogliano sfruttare questa loro capacità.
Sono molto sensibili, timidi e con una grande spiritualità. Particolare attenzione va data ai piedi e al sistema linfatico e nervoso.

-19 Opposto Sole - Ascendente
Siete ambiziosi, ma tendete a peccare di presunzione; infatti non sempre capite quando i vostri progetti sono troppo ambiziosi e quindi irraggiungibili.

115 Trigono Luna - Ascendente
Riuscite ad avere una buona influenza sulla famiglia che amate e aiutate. Vi piacciono i contatti e siete aperti alle altre persone.

Nella foto, due ascendenti Pesci

LA MIA PREFERITA


Il fatto più strano e illogico
è che nonostante che lo so
non mi so difendere da me

domenica 25 marzo 2012

MI RICORDO / NON MI RICORDO

Al corso di scrittura creativa ho spiegato quanto sia utile l'esercizio Mi ricordo / Non mi ricordo. Io tanto tempo fa l'ho fatto. E oggi mi va di riscriverlo qui.

Mi ricordo dei giochi nel cortile pieno di sassi, avevo i capelli cortissimi, come quelli dei miei cugini. Come loro le ginocchia sbucciate, ne andavo fiera.
La nonna ci chiamava per il pranzo, noi preferivamo non sentire. La nonna strillava, non era paziente. Matteo decideva che era ora di andare, io e Paolo lo seguivamo.
Ricordo la tavola apparecchiata per quattro, bistecca, pomodori e tanta frutta. In un angolo il piatto vuoto del nonno, quasi pulito. Ricordo che ci guardava sorridendo, tranquillo, senza aggiungere altro. Ricordo i pantaloni blu, la maglia a maniche corte, la pelle abbronzata. Si allontanava da casa su una bicicletta arrugginita, traballante sotto il peso degli attrezzi e dei secchi sporchi di cemento.
Mi ricordo del sole caldo delle tre, l'aria aveva un odore intenso, non so dire quale, ma saprei riconoscerlo.
Ricordo i compiti, il disordine, la varicella.
Ricordo la sera, quando tornavano a casa mamma e papà. Di notte non volevo dormire da sola, avevo paura.
Di tempo ne è passato. Ricordo che un giorno sono uscita in cortile: i giochi erano spariti, così come i sassi.

Non mi ricordo l'ultima cosa che mio cugino mi ha detto prima di andarsene. Forse "quando ti laurei, Robertina?", ma non ricordo davvero.
Non ricordo l'ultima volta che l'ho visto prima che si ammalasse.
Non mi ricordo delle sue lacrime, non l'ho mai visto piangere.
Vedo le foto di quando eravamo piccoli: non ricordo il momento esatto, però nel parco, vicino agli animali nel recinto, sembravamo molto felici. Voleva proteggermi quel giorno, eppure si divertiva a farmi i dispetti.
Non ricordo dove mi nascondeva i giochi, non li ho più ritrovati.
Non ricordo nemmeno dove abbia messo i sassi del cortile.
Dicono che li abbia buttati nel tombino, per fare arrabbiare il nonno. Io non lo so, non potrò mai chiederglielo.
Non ricordo l'ultima volta che ho pianto, forse mercoledì, forse tra poco.

domenica 18 marzo 2012

MOU, TORNA!

Mou guarda, bisogna che torni.
Vai bene anche con la barba lunga, con un occhio di vetro e i calzini bianchi sulle Crocs rosa. Insomma Mou, fa' un po' come cazzo ti pare, ma torna. Primo perché sono interista da quattro generazioni e a certe cose ci tengo. Secondo perché in famiglia metti (quasi) tutti d'accordo, compresi i miei genitori, per motivi opposti, e mia figlia, che nonostante abbia interrotto il passaggio di consegne alla quinta generazione, quando ti vede strizza l'occhio.



sabato 17 marzo 2012

DOV'E'?... DOV'E'??

Oh mio dio.
Oh-mio-dio.
L'ho persa.
Smarrita. Andata. Scomparsa. Sparita.
La pazienza.
Sepolta.
Non ne ho davvero più, ed è la cosa più tremenda che potesse capitarmi.
Primo perché ho una figlia di cinque anni che è buonissima, davvero, solo che mi chiama cento volte al minuto, per rendermi partecipe della sua vita ovviamente, ed è una cosa meravigliosa, oppure per lamentarsi del fatto che ha sonno ma non vuole dormire, che ha fame ma non sa cosa mangiare, che l'età della stupidera è iniziata da un pezzo e che si può tentare di lanciarsi di testa dal divano.
Secondo perché il mio fisico non ha retto agli stravizi dell'ultimo periodo, e questa è una pessima notizia, ovvero un limite col quale dovrò convivere per sempre, mentre la soglia del "teniamo botta" si ridurrà di anno in anno. Per non parlare di tutti quei difetti di fabbricazione indipendenti dal mio stile di vita, ma determinati dall'influenza astrale e riassumibili nel concetto di "perdita". Di pazienza, tra le altre.
Terzo perché ogni giorno mi imbatto in gente strana. Che si prende un impegno e poi mi molla in mezzo al caos generale. Che mi fa domande e non ascolta le risposte. Che non sembra disposta a darmi credito, qualsiasi genere di credito si tratti, affettivo, emotivo, pratico.
Quarto perché ogni giorno mi imbatto in gente sana. Che si prende un impegno e non mi molla mai. Che mi fa domande pur conoscendo già le risposte. Che mi dà un sacco di credito, affettivo, emotivo, pratico. Ma ho il terrore che la pazienza di queste persone si esaurisca nei confronti della sottoscritta che di pazienza non ne ha più.
Tenete botta!

venerdì 16 marzo 2012

LUNA PER TE

Se guardo in alto c'è ancora la luna
e qui vicino ho te


Ps. per C.
Nuova regola di casa nostra: rispondere ai miei sms nonostante siano le tre del mattino e sia in corso un addio al celibato.

giovedì 15 marzo 2012

ECCO

[Homer entra da Boe]
Homer: ciao Barney, anima gemella, lascia che ti offra una birra.
Barney: ok, ma io non sono la tua anima gemella; direi più un amico.
Homer: invece tu, Lenny?
Lenny: sono un compagnone.
Homer: Carl?
Carl: un conoscente.
Larry: collega.
Sam: simpatizzante
Uomo ape: compare.
Kearney: socio.
Dott.Hibbert: contemporaneo.
Boe: io sono un ben augurante, nel senso che non ti auguro nessun male specifico.
[Homer se ne va triste]




mercoledì 14 marzo 2012

UNO STALKER PER AMICO

Il mercoledì è senza dubbio il giorno della settimana che preferisco. Mattinata in ufficio o in giro per interviste, pomeriggio con Nicole e la sua amica Arianna. In genere le porto al bar per la merenda. Dopo avermi elencato le ultime parolacce acquisite nel loro vocabolario, si passa alle confidenze. Quella di oggi è stata: "Mamma, lo sai che un mio amico mi ha tirato un calcio e un pugno nella pancia che mi ha tolto il fiato per un'ora?". Arianna ha confermato, pare che un calcio lo abbia rimediato anche lei.
A questo punto ho cominciato a riflettere sul concetto di amicizia. Se a cinque anni definiamo amico uno che mena, una volta adulte chi includeremo in questa delicatissima categoria? Gli stalker? I poco di buono? Quelli che ti rigano la fiancata dell'auto con la chiave inglese? Forse dovremmo prestare più attenzione ai sostantivi che usiamo e di conseguenza alle categorie che creiamo nella nostra mente, fin da piccole.
Il mio migliore amico dell'infanzia mi perseguitava tirandomi i capelli (la tortura consisteva nel fatto che erano cortissimi, quindi in pratica mi tirava la testa), eppure non mi è mai venuto in mente di declassarlo al ruolo di rompicoglioni. Se poi aggiungiamo il fatto che crescendo prima o poi a noi tutte viene la sindrome da crocerossina, è ovvio che da adulte i nostri amici più intimi saranno casi umani, magari non violenti, ma di sicuro temibili almeno per certi aspetti reconditi della loro personalità. Meglio abituarci fin da piccole a prendere le distanze, magari introducendo al posto di amici parole come conoscenti contemporanei: diventando più selettivo, il nostro cervello ci aiuterà a evitare guai e relazioni borderline. Ovvero quelle in cui mi ritrovo continuamente: il mio amico F. ama avvelenarmi coi funghi, il mio amico L. non capisce una mazza di calcio, il mio amico F. distrugge tutti i miei piani, il mio amico S. ha l'areofagia, l'altro mio amico S.... ah no, lui è solo un contemporaneo. Forse qualcosa la sto imparando anch'io.

I LOVE FASHION - VIVERE CON STILE

martedì 13 marzo 2012

ADDIO AL NUBILATO

Devo essere sincera: durante i preparativi dell'addio al nubilato di Monica eravamo molto titubanti. "Non staremo esagerando con tutti questi oggetti allusivi e per niente presentabili? In fondo Monica non la conosciamo così bene...".
In effetti la futura sposa, dopo essere stata agghindata col velo rosa, la corona da principessa... del pisello e la bacchetta magica da fata... del pisello, qualche resistenza l'ha opposta


Ma dopo cinque minuti sembrava perfettamente a suo agio


Tengo a precisare che, tra le altre, ho selezionato le immagini rispettose del decoro e del buon gusto. Tipo questa:


Poi le cose ci sono un tantino sfuggite di mano




Si è anche sfiorata la tragedia, quando il dessert sembrava irrimediabilmente perduto


Alla fine tutto si è risolto al meglio. Ecco le sopravvissute


E le sconvolte


Monica, noi ci vediamo al matrimonio, consapevoli che saremo libere di non trattenerci! Evviva la sposa!!

domenica 11 marzo 2012

DE GUSTIBUS

Io e le mie amiche abbiamo gusti diversi. Ognuno vede le cose a suo modo e compagnia bella, però ci sono alcuni dati oggettivi.
Questo è vecchio:
Questo è figo:
Ma figo per davvero, di quelli che quando hanno le balle di traverso gliele rimetteresti volentieri a posto. E che quando sorridono, tra le altre cose, gli stringeresti la mano.

DOMENICA MATTINA

venerdì 9 marzo 2012

ANSIA LEGITTIMA

A cinque anni e poco più mia figlia ha pronunciato la frase che mi aspettavo verso la pre-adolescenza: "Mamma, ho l'ansia". Il motivo però è plausibile: i pidocchi che dice di aver preso stamattina a scuola. Come darle torto.
Invece a me l'ansia sta venendo guardando con lei una puntata di Pippi Calzelunghe con i fantasmi. Sono l'unica a non sopportare quel mostriciattolo con la parrucca arancione?
Adesso tento un colpo di stato e cambio canale...
Seguono rumori di lotta... non riesco a raggiungere il telecomando... secondo colpo di frusta alla schiena in due giorni...
Altri rumori di lotta...

CORSO DI PHOTOSHOP

martedì 6 marzo 2012

ALEX E JENNY

Jenny – Alex, se avessi una bacchetta magica, cosa cambieresti di te?

Alex Niente. Io sto bene come sono.

Jenny – Io cambierei una delle mie tre personalità.

Alex – Hai tre personalità, Jenny?

Jenny – Sì. Tu Alex quante ne hai?

Alex – Forse mezza, ma non ci giurerei.

Jenny – Invece io ne ho tre, appurate.

Alex – Stai per descrivermele. E non c’è niente che io possa fare per farti cambiare idea, immagino.

Jenny – La prima è quella che la natura mi ha dato. Ed è come appaio.

Alex – Sei molto carina, Jenny. Non starei a lamentarmi.

Jenny – Non mi lamento. Ma vedi, sto arrossendo. È questa la natura alla quale mi riferivo, la timidezza.

Alex – Vorresti sbarazzartene?

Jenny – Be’ per anni non ho desiderato altro. Ma adesso no, forse no. Ho imparato a conviverci, credo sia la mia coperta di Linus. E tutto sommato mi mancherebbe cercare di guardare altrove quando due occhi interessanti si puntano nei miei.

Alex – Andiamo avanti, Jenny.

Jenny – La seconda personalità è quella che parla, parla, parla e quando non ci sono più parole, se le inventa.

Alex – Mio dio.

Jenny – Ma come faccio a essere sicura di esistere se non mi racconto?

Alex – Potresti sintetizzare.

Jenny – Il rischio è di perdere i dettagli, non ha senso raccontarsi in bianco e nero, senza i colori. Il problema è che di me dico un sacco di cose, forse troppe. Ma io sento di esistere nella misura in cui racconto ciò che sono e sono stata.

Alex – Passiamo alla terza personalità. Dovrebbe essere l’ultima, no?

Jenny – È quella che scrive. Io la definirei anima.

Alex – La mia anima mi dice che ho bisogno di cibo. Sono le otto e un quarto…

Jenny – Quando scrivo prevale la logica, la razionalità. La fatica di muovere le mani sulla tastiera mi dà il tempo di filtrare le emozioni, di dargli la forma e la sostanza che voglio.

Alex – Ma l’anima non dovrebbe agire libera e indisturbata, o qualcosa del genere?

Jenny – La mia anima è timida per natura, non può fare a meno di raccontarsi e si sente veramente libera quando riesce a dare un senso a ciò che la sfiora. Lo fa scrivendo.

Alex – Allora Jenny, cosa cambieresti di te?

Jenny – Niente Alex, proprio niente.

Alex – Ha cominciato a piovere.

Jenny – Un giorno scriverò di tutto questo, di me, di te, della pioggia. Ma ora no, ho fame anch’io.

Alex – Ti porto fuori a cena, Jenny. Anzi vi porto fuori tutte e tre.

Jenny – Pagherai tre volte tanto.

Alex – Mi sta bene. Andiamo.


lunedì 5 marzo 2012

15 APRILE 2012

Sì lo so che manca ancora un sacco di tempo e che per quel giorno sarà primavera mentre oggi il tempo fa schifo e poche cose vanno come dovrebbero. Però io ho voglia di dirvelo lo stesso, così vi organizzate per tempo ed evitate di prendere impegni.

15 APRILE 2012
EDIZIONI TERRA MARIQUE FESTEGGIA UN ANNO DI ATTIVITA'

Questo il programma:
Riassunto di dodici mesi vissuti all'insegna dell'allegria e dell'andiamo avanti
Anticipazioni sulle uscite estive (e sono tante)
Presentazioni dei corsi

Io ci sarò.
Ci saranno anche gli autori di Edizioni Terra marique del presente e del futuro.
Dialoga col direttore (ir)responsabile Margherita Casolari.

Presentazione del primo romanzo edito da Edizioni Terra marique
L'innocente evasione di Alberto Pighini

Segue APERITIVO PER TUTTI (che poi è il vero motivo di tutta questa messinscena culturale...).

Prendete nota sul cartaceo o dove volete: 15 APRILE 2012 dalle 17 in avanti
presso EDIZIONI TERRA MARIQUE
Via Radici in Monte, 21/H
Roteglia di Castellarano (RE)

Ps. Questo messaggio comparirà a nastro e ovunque, mail comprese. Mettetevi l'anima in pace.

domenica 4 marzo 2012

ABRACADABRA

Se avessi la bacchetta magica di sabato sera, mi farei crescere i capelli come nel 2004.
Poi me li taglierei perché mi romperei le balle di phonarli ogni giorno.
Se avessi la bacchetta magica di sabato sera, farei materializzare un parrucchiere nel mio bagno.
Che poi un parrucchiere in famiglia lo avrei anche, ma sono più probabili i colpi di phon sulla fronte che di spazzola tra i capelli.
Se avessi la bacchetta magica (pornografica) di sabato sera, non chiederei comunque di tornare al 2004. Molto meglio adesso, ogni ruga una consapevolezza in più.

LA STORIELLA DEL BUON RISVEGLIO

S. nasce sano e coi baffi. L'istinto alla ribellione non tarda a manifestarsi in lui che, ancora giovane, partecipa alla Woodstock italiana, al Parco Lambro. Dalla quale si vocifera che, in un certo senso, non sia più tornato. Una pasticca andata a male, insomma. Segue un lungo periodo di riabilitazione tra le mura domestiche, fino al giorno della svolta: qualcuno gli suggerisce di buttarsi là fuori, nel mondo, tentando la strada dell'oratorio. E' a questo punto che S. si imbatte in una realtà tanto ecumenica  quanto oscura, a partire dal volto incappucciato del gran maestro cerimoniere, padre P., che tra le altre cose cambia la voce agli adepti, tra i quali S. E' quest'ultimo il primo a rendersi conto della trasformazione in atto, assecondandola col sacrificio dei baffi. Ora S. ha un posto fisso, ha la voce invasata, è convinto di avere una nemica che lo intimorisce parecchio e dalla quale si guarda le spalle ondeggiando un po' avanti un po' indietro. Comunque S. continua a darsi da fare a suo modo, soprattutto con la collega inerme.

Storia di M., che ringrazio personalmente per avermi fornito un quadro dettagliato su una situazione che mi sfuggiva. Se almeno una volta alla settimana mi svegliassi nello stesso letto della mia amica M. non solo capirei i misteri del mondo, ma avrei anche un sacco di materiale per questo blog.

ADDIO AL NUBILATO

Uscire di casa il sabato con un paio di jeans e tornare a casa la domenica con quelli della mia amica.
In mezzo l'addio al nubilato della Monica.
Ma questi sono solo dettagli: tutta la storia foto per foto di un movimentato week end a breve su queste pagine (ovvero appena avrò il via libera alla pubblicazione da parte delle dirette interessate).

venerdì 2 marzo 2012

COCA&HABANA E POPCORN




A Zocca è scoppiata la moda del copricapo cono pop-corn.
A parte i rimasugli che tendono ad amplificare l'effetto forfora, i vantaggi estetici sono evidenti.
Il consiglio è: non fatevi sfuggire il must della stagione primaverile, possibilmente accompagnato da musica ambient a nastro e movimenti sconnessi degli arti.
A breve una nuova lezione di stile, dopo l'addio al nubilato di domani sera, che sarà sicuramente sobrio e all'insegna della raffinatezza.