Le somiglianze con un bebè sono le seguenti:
- Nina è un nome umano
- Nina piange
- Nina non ci dà retta
- Nina non ha la più pallida idea di come si faccia a trattenere la pipì (mi ricorda un palloncino forato, che mentre lo riempi d’acqua da una parte, piscia dall’altra)
- Nina caga molle come se avesse mangiato un omogeneizzato (non sto qui a rimarcare l’analogia olfattiva con la pupù di un neonato… fidatevi sulla parola)
- Nina dorme un sacco ma quando si sveglia si fa sentire
- Nina sta esplorando la sua nuova casa, sembra già affezionata al salotto, tant’è vero che stanotte ho dovuto dormire con lei sul divano (come spessissimo mi è capitato con Nicole addormentata sul dondolino)
- Nina mette in bocca qualsiasi cosa le capiti a tiro
- Nina ha finora compiuto due viaggi in macchina e vomitato sul sedile tre volte, ma solo perché alla quarta sono stata rapida ad aprire la portiera
Fin qui tutto bene, sono convinta che possiamo cavarcela, forti del nostro manuale di cura del cucciolo, del programma Sky “Cambio cane”, dei consigli della veterinaria e dell’esperienza col nostro primo cane, che useremo alla rovescia, ossia tutto quello che abbiamo fatto con Dookie non lo faremo con Nina.
Il vero problema è un altro. Nina terrorizza Nicole, al punto che stanotte la piccina ci ha detto: “Mamma, papà, vi prego, toglietemela di torno” e stamattina l’abbiamo trovata in lacrime sullo schienale del divano mentre il cucciolo tentava di saltare sulla seduta.
Mi prendo in pieno la colpa del terrore di mia figlia, perché da piccolina, per farla scendere alla svelta dalla macchina parcheggiata sotto casa, le dicevo: “Muoviti se no arriva il cagnolone dei vicini che ti mangia”. Mi rendo conto solo ora che l’accrescitivo “cagnolone” non ha impedito alla bimba di temere anche i cagnolini di trenta centimetri per dieci. Ma tant’è. E per la pacifica convivenza ci vediamo costretti a privarci del nostro cucciolo. Segue annuncio.
Chiunque sia interessato ad adottare una creatura carina, simpatica, bionda, (purtroppo) juventina, di un metro e cinque per non so quanti chili comunque mica tanti, mi telefoni. In dotazione lo zaino Invicta, un biglietto per il concerto di Vasco a Bologna e il vestito da carnevale di Bloom. Vaccinazione pentavalente e antitetanica incluse.